Il giorno 18 di Dicembre si è spento serenamente, nella sua casa di Ventimiglia, Dino Anfosso, Segretario della Classe Flying Junior sin dal lontano Aprile 1958.

Con lui scompare una figura di sportivo d'altri tempi: per raccontare la sua storia sarebbe necessario scrivere un libro perciò per ora mi limito a scrivere solo alcuni dati essenziali che possono far capire quale persona eccezionale il destino ci abbia concesso di incontrare.

Appunti su Dino ANFOSSO

(Ciao Dino!)

Dino Anfosso: Anfosso Secondo per l'anagrafe ma Dino per tutti gli amici, classe 1914, di antica famiglia ventimigliese. Sin dall'infanzia è attratto dal mare e soprattutto dalla vela, nata come sport alla fine del 1800. Le sue prime esperienze giovanili sono faticose remate controvento con un sandolino per dopo poter sfruttare, al ritorno con il vento in poppa, la spinta della vela costituita da un ombrellone da spiaggia.

Dal sandolino al gozzo a vela il passo è breve ed è pure possibile partecipare alle prime regate, sinchè, nel 1936, assieme ad altri ventimigliesi, è tra i Soci Fondatori del Circolo Velico Ventimigliese; viene eletto Segretario del C.V.V. e ricopre tale carica per 10 anni, anche se l'internamento per due anni in un "campo di lavoro" in Germania lo tiene forzatamente lontano da Ventimiglia e dal mare.

Al suo ritorno dalla prigionia, già nell'Ottobre 1945, serrate le fila dei superstiti, organizza la rinascita del Circolo Velico Ventimigliese di cui viene eletto Presidente, carica che ricopre per i quaranta anni successivi, sino ai festeggiamenti del 50° Anniversario della Fondazione, nel 1986, anno in cui manifesta la sua volontà di lasciare l'incarico. L'assemblea Generale dei Soci del C.V.V. l'anno seguente lo acclama Presidente Onorario.

Nella sua lunga carriera di Sportivo e di Dirigente Sportivo ha avuto molti riconoscimenti tra cui quello di essere eletto, nel quadriennio Olimpico 1957 - 1960, a far parte del Collegio dei Probiviri dell'U.S.V.I. (Unione Società Veliche Italiane, poi diventata F.I.V., Federazione Italiana Vela); sempre in quel periodo (nel 1958) collabora ai lavori della Commissione Allievi, primo gruppo di lavoro che porta alla creazione delle Scuole di Vela Nazionali che partiranno ufficialmente nel 1960 con i Corsi Olimpia, continuerà a collaborare alla Commissione Allievi ininterrottamente sino al 1972.

Un aspetto tra i meno conosciuti della sua attività è infatti quello in favore dei giovani, sin dalla sua fondazione il C.V.V. ha offerto a tutti la possibilità di avvicinarsi alla Vela, per giungere poi, alla fine degli anni 40, con Dino Presidente, alla costruzione di alcune "barchette" (erano così chiamate le barche da 4 metri della Serie Nazionale "V") particolarmente adatte per l'utilizzo da parte di aspiranti velisti.

Negli anni 50 Dino viene incaricato più volte di presiedere Giurie di Regate Nazionali, compito che ricopre con competenza ed abilità anche in Campionati Italiani e come Membro di Giuria in Campionati del Mondo, sino alla convocazione quale componente la Giuria sul campo di regata dei XVII Giochi Olimpici (Roma 1960) a Napoli.

Viene anche chiamato, nel 1953, a far parte della delegazione italiana che a La Baule, nel Nord della Francia, partecipa alla selezione europea per la nuova "deriva a due persone di equipaggio"; a questa prova partecipa uno scafo che diventerà famoso nel mondo: il Flying Dutchman ; tale scafo sarà poi ammesso alle Olimpiadi del 1960 su richiesta italiana e sarà poi Classe Olimpica per oltre un ventennio.

Nel 1977, in riconoscimento dei suoi meriti, il CONI lo premia con la Stella d'Argento al Merito Sportivo, nel 1984, l'USMI, Unione Sportiva Marinara Italiana gli assegna il premio Nazionale "Maestro del Mare" e nel 1999 il Panathlon Club Imperia - Sanremo lo elegge Socio Onorario.

Nella sua ricerca per una barca adatta ai giovani e poco costosa da fornire alle Scuole di Vela, assieme al Presidente della Commissione Allievi, l'ing. Boido, trova e porta in Italia il Flying Junior, scafo di quattro metri e due persone di equipaggio, fratello minore del Flying Dutchman, nato dalla collaborazione tra l'architetto olandese U. Van Essen e C. Gulcher, componente l'equipaggio dell'FD incontrato a La Baule nel 53. In pochi anni il Flying Junior diviene la barca a vela più diffusa in Italia e a Dino viene richiesto di curare lo sviluppo e la parte burocratica relativa alla Classe in Italia, incarico che ha ricoperto sino all'ultimo momento con entusiasmo e dedizione assoluta.

Oltre ai giovani velisti di tutta Italia anche la maggioranza dei Club Velici della Provincia di Imperia devono ringraziare Dino per il suo Lavoro (con la "L" maiuscola) poiché la nascita dei Circoli di Sanremo, Imperia, Arma, Diano Marina e Bordighera e, cosa di cui pochi sono a conoscenza, Monaco, nel dopoguerra e Ospedaletti alla fine degli anni 30, ha avuto in lui un promotore instancabile che sino alla fine non ha rinunciato a mettere a disposizione la sua esperienza e la sua passione.

Purtroppo il destino non ha voluto esaudire il suo ultimo desiderio: vedere la finale dell'America's Cup con "Luna Rossa" protagonista. Anche sulla barca più famosa sono imbarcati alcuni suoi "allievi", allievi che quando lo incontravano lo salutavano come lui desiderava: Ciao Dino!.

Franco LACQUA

P.S. Un solo piccolo episodio: Dino ha "pagato" per 60 anni il Bollo per la patente automobilistica ma non ha mai posseduto un'auto intera: tutte le auto che ha avuto (una decina) erano acquistate in comproprietà con altri Soci del C.V.V. ed usate per il trasporto delle imbarcazioni Sociali sui campi di regata di tutta Italia e di tutta Europa.